Diario di famiglia - Beltrami - Museo Francesco Gonzaga

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Diario di famiglia - Beltrami

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Diario di famiglia

opere di
Edoardo, Nerio
e Bruno Beltrami

dal 13 al 28 settembre 2014









Edoardo Beltrami


Natura morta - 1957

Pittore completo che spazia con grande tecnica dalla natura morta al ritratto, al paesaggio, con una sapiente e costante ricerca cromatica a cogliere la luce tenue e mai nitida del paesaggio mantovano e spesso l'essenza di una Mantova che non c'è più. Il suo percorso coloristico e figurativo lo porta, nelle ultime opere, alla scelta di rappresentare un solo elemento, cielo o acqua, come a dissolversi in modo totalizzante in una luce che sembra sempre a portata di mano pur senza essere mai raggiungibile.


Nerio Beltrami


Interrogativo, esclamativo - 1973

In una stessa opera possono coesistere stili ed elementi molto diversi tra loro, quali figurativo e informale, surreale e iperreale, a rompere gli schemi unitari e a far convivere liberamente componenti istintive-pulsionali e razionali. Al surrealismo morbido degli inizi, il pittore accosta ora un tono favolistico e ora una grafica da pagina pubblicitaria a creare una scatola cinese di trompe l'oeil multipli, rovesciati, geometrici, inattesi, cambiando continuamente le prospettive e invitando l'osservatore a mantenere viva la propria capacità
di guardare.



Principali personali

Edoardo Beltrami
- Casa del Rigoletto, Mantova, 1997
- MAM, Gazoldo degli Ippoliti (MN), 2008

Nerio Beltrami
- Galleria L'Icaro, Suzzara (MN), 1971
- Galleria Tiziano, Mantova, 1972
- Galleria L'incontro, Ostiglia (MN), 1974
- Galleria La torre, Mantova, 1989
- Galleria Arte Europa, Tenno (TN), 1992
- Galleria Arianna Sartori, Mantova, 1998
- MAM, Gazoldo degli Ippoliti (MN), 2002

Bruno Beltrami
- bbeltramiarte.org, dal 2003


Bruno Beltrami


Acqualuce - 2011

Dopo gli anni di apprendistato figurativo e coloristico dal padre Edoardo e gli anni del tema della rottura tra uomo e natura, che porta il pittore ad una progressiva essenzializzazione di forme e colori, con il nuovo secolo la sua mano riscopre il paesaggio e l'esplorazione di tonalità cromatiche per lui inusuali, ad aprire nuove prospettive in cui la presenza antropica, quando c'è, non è più tarlo dannoso, ma elemento naturale tra gli altri, come accade nella serie di tele in cui protagoniste sono le case.


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